Il recupero dei materiali di scarto nell’edilizia

Il recupero dei materiali di scarto nell’edilizia

Nei molteplici settori di cui si occupa, quello del recupero degli inerti, con processi di trattamento e riqualificazione dei materiali entra di diritto nella cosiddetta economia circolare.

Esistono precise regole e normative per il recupero dei materiali nell’edilizia

Sotto l’egida di determinate regole e normative e con le necessarie autorizzazioni, l’Impresa di recupero inerti la cui attività è mirata al riciclo e al riutilizzo dei materiali smaltiti e provenienti da demolizioni di fabbricati edilizi, di  infrastrutture stradali o industriali, offre di fatto un notevole contributo alla sostenibilità ambientale.

Il modello dell’industria del recupero e del riciclo dei materiali ha il vantaggio e il pregio di abbattere le montagne di rifiuto in discarica controllata e di diminuire la portata delle estrazioni di nuovo materiale vergine preservando la natura da altre ferite.

Le caratteristiche necessarie

I materiali di risulta che giungono all’impianto e considerati rifiuti inerti devono avere caratteristiche ben precise per essere considerati tali.

Infatti, non devono subire trasformazioni naturali o reazioni chimiche a contatto con altri materiali, non devono subire trasformazioni fisiche o fisico-chimiche, non devono bruciare a contatto con fiamme, non devono essere biodegradabili.

I materiali di rifiuto sottoposti ai trattamenti di trasformazione sono di diversa provenienza e in linea generale vengono trasportati e conferiti da scavi; da cantieri edili; da cantieri stradali; da dragaggi.

Le fasi della trasformazione

Le operazioni di trasformazione per il recupero di inerti nell’edilizia iniziano con la verifica quantitativa e  proseguono con la pesatura e lo stoccaggio, in siti vicini all’unità di frantumazione, con la separazione e lo smaltimento in discariche controllate di eventuali materiali inquinanti o contenti amianto, con la riduzione a dimensioni accettabili di eventuali blocchi cementizi o rocciosi di grande volumetria, con la successiva frantumazione.

Continuano con la separazione del materiale ferroso, ove presente, a mezzo di grandi dischi calamitati, per procedere infine alla vagliatura ed allo stoccaggio per le diverse categorie di prodotto omogeneo per granulometria; ovvero, pietrame di varia pezzatura, misto granulometrico, sabbia.

Il prodotto finito risultante dopo i trattamenti subiti è di fatto un aggregato inorganico e deve a sua volta essere scevro da risvolti negativi sull’ambiente e sulla salute delle persone, essere certificato e conforme agli standard delle specifiche tecniche  delle normative.

I campi di applicazione

Il prodotto posto in commercio è utilizzabile e  numerosi sono i campi di applicazione: se ne fa uso per riempire gli scavi effettuati per la posa in opera di tubazioni, condutture, cavidotti elettrici e/o telefonici.

Altri campi di applicazione sono per la realizzazione di sottofondi e massicciate; per la preparazione del piano di posa degli edifici e per le bonifiche di terreni inconsistenti; per la formazione di rilevati stradali; per la copertura di discariche controllate per i rifiuti solidi urbani; per riempimento di scavi di fondazione; per la realizzazione di vespai e drenaggi; per l’impiego negli impasti di calcestruzzo non armato; ecc.

La normativa di riferimento

La normativa sul recupero dei rifiuti cui si fa riferimento in Italia è quella contenuta nel DM 05/02/2008, che però, a parere di esperti nel settore, appare ormai superata essendo la problematica di interesse a livello europeo che tende sempre di più alla riduzione degli impatti ambientali e alla salvaguardia crescente delle risorse naturali.

Fa ciò con proposte  mirate all’inserimento nei nuovi regolamenti comunitari di molti altri tipi di materiali di rifiuto da trattare per poterli riciclare a tutt’oggi vietati dalla vigente normativa, e che, purtroppo, finiscono in discarica.

L’azienda ARRIGHI E BROGI BUILDING, gruppo imprenditoriale italiano di organizzazione diversificata e di eccellenza, conscia di tutta la problematica del settore del recupero inerti,  ha attivato al suo interno un impianto integrato e ottimizzato  attraverso la raccolta, la trasformazione, il riciclo e il riutilizzo di materiale provenienti da demolizioni  e da scarti di cantiere, con stoccaggio differenziato in base alle caratteristiche del prodotto derivato e corredato dalle prescritte autorizzazioni e certificazioni, e posto in commercio per la soddisfazione della clientela.