Cos’è e come viene utilizzato il platino: alcune informazioni utili

Nell’articolo odierno scoprirai le caratteristiche del platino e il suo impiego, non perderti queste informazioni utili!

Il metallo prezioso che ha maggiore valore commerciale in tutto il mondo è il platino, infatti il suo costo assume valori superiori al doppio della valutazione dell’oro.

È il metallo più raro del gruppo dei cosiddetti “Platinoidi”, un gruppo comprendente pure il palladio, altro metallo prezioso.

Il platino è estratto per la principalmente in Sud Africa con produzioni che si aggirano intorno a 150 tonnellate, segue la Russia con estrazioni di circa 20 tonnellate.

Per solo curiosità si ricorda che piccole parti di platino sono stati ritrovate nelle meteoriti cadute sul nostro pianeta circa duemila a anni orsono.

Campi di impiego del platino

È molto utilizzato in gioielleria, basti pensare che già la civiltà Inca si adornava con questo metallo prezioso, ma anche i faraoni d’Egitto non disdegnavano di indossarlo per far bella mostra nei già sontuosi abiti che indossavano.

Comunque nell’epoca moderna fu il famoso Cartier nel1895 quello che presentò una collezione di oggetti realizzati con questo elemento, fu certamente un successo che ebbe eco mondiale tanto da essere preso a base per le collezioni di famosi gioiellieri per la realizzazione di proprie collezioni.

Anche se di successo gli oggetti in platino rimangono dei prodotti di nicchia, il suo mercato principale è negli Stati Uniti ma si sappia che la metà della produzione è italiana, poi seguono i mercati europei e giapponesi.

In ogni caso il platino è un metallo prezioso molto ambito tanto da costituire la base per i più famosi gioielli mondiali, basti pensare che il più grande diamante al modo, finora conosciuto, il celeberrimo diamante Koh-i-Noor è montato su un supporto di platino.

Anche l’arte del tempo si è interessata al platino, un orologio con siffatto elemento è molto costoso, il medesimo modello in oro è molto più conveniente, si risparmia circa la metà.

Come accennato in premessa ciò è dovuto alla sua rarità come materia prima ma anche alle numerose difficoltà che si incontrano per la sua lavorazione.

Il mercato italiano ha un posto di assoluto rilievo in Europa, anzi detiene la leadership come importatore di platino, nel modo invece è al secondo posto dopo il Giappone.

Sono tantissime le industrie che utilizzano il platino per sfruttarne le sue molteplici ed eccezionali caratteristiche.

Infatti, il platino, è inalterabile alle aggressioni dell’aria, ed è resistente a quasi tutti gli agenti chimici tanto da essere utilizzato nelle industrie per farne pure crogioli per la sua altissima resistenza alle alte temperature, e in virtù di questo anche per la costruzione di termocoppie e per l’impiego in campo aeronautico.

Altri suoi impieghi sono il suo utilizzo per l’eliminazione dei gas nocivi trattati in marmitte catalitiche, è utilizzato in ingegneria biomedica per la costruzione di pace-maker, ed è molto richiesto anche per applicazioni odontoiatriche.

I semilavorati in platino

Anche il platino si presta alla realizzazione di semilavorati che interessano molte aziende italiano e la cui produzione è legata principalmente all’utilizzo del  platino puro per le applicazioni per uso industriale.

Ma anche i semilavorati in platino per gioielleria hanno un mercato non indifferente, infatti dal metallo se ne ricavano per gli artigiani orafi pezzi semilavorati come i trafilati, i tranciati, i coniati, i sagomati e tutti quei prodotti che si prestano al processo di colatura del metallo prezioso per poi essere compitamente lavorati.

Il platino consente di ottenere dei semilavorati di altissima qualità, con eccellente durabilità nel tempo anche se sottoposto all’uso prolungato e a fenomeni di fatica.

I moderni macchinari consentono altresì la massima precisione delle lavorazioni e la professionalità degli operatori fa sì che vi sia un’accurata produzione di barre e fili, dischi e laminati, lastre in platino puro, oppure in lega con altri metalli.