Ecco come viene preparato e lavorato il prosciutto toscano

Il Prosciutto Toscano Dop è un salume pregiato apprezzato in tutto il mondo per la sua bontà e la sua storia. Prodotto esclusivamente con suini italiani nati, allevati e macellati in Toscana, questo insaccato crudo e sottoposto a stagionatura si distingue dagli altri prosciutti crudi per l’utilizzo di razze di suini particolari.

La salatura del prosciutto avviene con l’aggiunta di spezie locali e il periodo di stagionatura richiede almeno un anno, ma può arrivare fino a 18 mesi. Ogni fase della produzione è regolamentata e protetta dal Consorzio del Prosciutto Toscano, che garantisce la qualità e la tracciabilità dell’intera filiera produttiva.

La forma ad arco, la carne dal colore rosso intenso con striature bianche e il marchio del Consorzio lo rendono facilmente riconoscibile. Il Prosciutto Toscano Dop rappresenta un’esperienza gastronomica indimenticabile, un simbolo della tradizione toscana e dell’arte culinaria italiana, che ha conquistato i palati di tutto il mondo.

Preparazione e lavorazione del Prosciutto Toscano Dop

Il Prosciutto Toscano DOP è uno dei prodotti gastronomici più noti e apprezzati della cucina toscana. La sua lavorazione è un’arte che richiede passione, esperienza e attenzione ai dettagli.

La produzione del Prosciutto Toscano DOP inizia con la selezione delle cosce di suini appartenenti alle razze Landrace, Large White e Duroc. Questi animali devono avere un peso di almeno dieci chili per consentire la produzione dei pezzi di salume.

Dopo la macellazione, i tranci vengono raffreddati per almeno un giorno e poi rifilati con un taglio ad arco. Successivamente, la coscia viene sottoposta al trattamento di salatura a secco, mediante l’impiego di una miscela di sale, pepe, rosmarino e maggiorana. Questo composto deve rimanere a contatto con la carne per almeno una settimana, per consentire una perfetta disidratazione della carne.

Dopo la salatura, la coscia viene lavata e asciugata molto bene per evitare che tracce di umidità possano rimanere a contatto con la superficie del prosciutto. Successivamente, viene utilizzata la “sugna”, una combinazione di farina di grano, strutto, pepe, sale e aromi naturali, che deve essere uniformemente applicata sulla parte scoperta di polpa e scapolature del prosciutto, per formare un rivestimento superficiale.

La fase successiva è quella della stagionatura, che avviene in locali molto aerati e ad una temperatura compresa tra 12 e 25 gradi. Queste condizioni termo-igrometriche sono fondamentali per mantenere i requisiti organolettici del prodotto. In genere, la durata dell’operazione richiede circa un anno, ma talvolta può protrarsi fino a diciotto mesi.

Il produttore ha la libertà di scegliere le dimensioni e le forme dei tranci in cui viene suddiviso il prosciutto toscano, il quale può essere anche privato dell’osso. Il Prosciutto Toscano Dop, contrassegnato dal marchio del Consorzio, è solitamente pronto per il consumo con poco grasso, colore rosato tendente al rosso vivo, consistenza compatta e intenso aroma fragrante con note piccanti in sottofondo. Per gustare al meglio il Prosciutto Toscano DOP, è consigliabile tagliare fette abbastanza spesse e consumarle subito, magari insieme a fette di pane insipido oppure a crostini tostati.

Il Prosciutto Toscano DOP è un prodotto D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), che garantisce la qualità e la tracciabilità dell’intera filiera produttiva. La sua lavorazione è un esempio di eccellenza e di tradizione culinaria, che rappresenta la storia e l’identità della Toscana.