Il laterizio è il materiale con proprietà ignifughe adatto per tutti gli involucri edilizi. Tra tutti i sistemi tecnologici, per la sua natura, costruire in laterizio vuol dire accettare un’elevata sicurezza al fuoco, soprattutto quando si pensa a “edifici strategici” o, più in generale, a edifici sicuri compresa quella sismica.
Un altro aspetto meritevole della massima attenzione, allorquando si progettano nuovi edifici o se ne ristrutturano negli involucri esistenti è la sicurezza al fuoco. Statisticamente quasi tutti gli edifici costruiti in Italia negli ultimi cento anni al primo posto tra i materiali utilizzati per la formazione dell’involucro troviamo il laterizio: il noto materiale che, essendo cotto a circa 900°C, non subisce gli effetti del fuoco a cui è insensibile e quindi inserito in classe A1.
Le innovazioni tecnologiche degli ultimi tempi, hanno posto sul mercato sempre nuovi materiali e, di conseguenza, sono aumentate le preoccupazioni circa il loro comportamento al fuoco, con l’occorrenza di effettuare sempre nuove e più complesse analisi nella scelta delle soluzioni più adatte.
Il comportamento al fuoco del laterizio
Riveste quindi carattere fondamentale, durante la fase di progettazione di un involucro, porre la massima priorità su aspetti, ugualmente importanti come:
-la sicurezza sismica;
-l’efficienza energetica;
-la risposta al fuoco in caso di incendio.
Per ossequiare a questi aspetti bisogna perciò scegliere il prodotto giusto.
Il comportamento di un materiale in caso sia sottoposto a incendio compendia l’insieme delle trasformazioni fisico-chimiche derivanti all’esposizione dell’azione del fuoco. La definizione generale di comportamento al fuoco assume due concetti fondamentali, tra di loro ben distinti nella vigente normativa italiana:
-la reazione al fuoco: è il grado di partecipazione e di coinvolgimento del materiale sottoposto al fuoco;
-resistenza al fuoco: è la capacità dei prodotti componenti le opere da costruzione di conservare caratteristiche meccaniche ottimali per un certo periodo di tempo durante il corso di un incendio.
Per quanto riguarda il tavellone, come qualsiasi materiale in laterizio, si può affermare che la reazione al fuoco è nulla in quanto non è combustibile e non contribuisce all’incendio.
Questo perché il laterizio è un materiale che ha già affrontato il fuoco e le alte temperature durante il suo processo di produzione nella fase di cottura, quindi la non combustibilità non fornisce alcun contributo all’incendio.
Il laterizio deriva dall’argilla, la quale è cotta a 900 gradi e rende questo materiale del tutto insensibile al fuoco, per questo motivo, edificare con i laterizi significa avere la certezza di un’elevatissima sicurezza in caso di incendio.
Per quanto attiene la normativa, con riferimento alla reazione al fuoco degli elementi in laterizio per le murature, è vigente fin dal 2006 la specifica norma tecnica armonizzata (EN 771-1, marcatura CE) e i prodotti in laterizio vengono classificati ai fini della reazione al fuoco in “Euroclasse A1”. Si applica altresì anche la classificazione prevista dal D.M. 10.3.2005.
I materiali appartenenti all’Euroclasse A1 sono quindi riconosciuti come non combustibili, quindi non infiammabili e non necessitano di altra classificazione in funzione della produzione di fumi o gocce ardenti. Inoltre i materiali inseriti in questa classe non devono essere sottoposti a prova. Il vincolo per appartenere alla classe A1 è l’assenza nel limite dell’1% in peso o volume di materiale organico.
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